L’EURAMET riporta come news story lo sviluppo di nuovi metodi di taratura per i pluviometri acustici e ottici, grazie al progetto EMPIR INCIPIT (Calibration and accuracy of non-catching instrument to measure liquid/solid atmospheric precipitation).
Le precipitazioni atmosferiche, quali pioggia o neve, sono definite dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) come Variabili Climatiche Essenziali (ECV) e, per tale motivo, la loro misurazione è fondamentale per studiare gli effetti del cambiamento climatico.
La quantità di pioggia caduta si misura principalmente attraverso dispositivi chiamati pluviometri. Questi strumenti raccolgono fisicamente le precipitazioni per calcolarne il volume o la massa. Tuttavia, l'esposizione agli agenti atmosferici li rende vulnerabili a condizioni estreme, come le basse temperature o i forti venti, richiedendo frequente manutenzione. Inoltre, tale strumento può sottostimare le precipitazioni nel momento in cui le singole gocce di pioggia si attaccano sull'imbuto di raccolta del pluviometro.
Per ovviare a questo problema si utilizzano altre tipologie di pluviometri, i disdrometri ottici e/o acustici, che non raccolgono le precipitazioni, bensì le “rilevano” attraverso il conteggio delle particelle (gocce, granelli di grandine, chicchi di neve) e la valutazione della loro dimensione.
Tuttavia, poiché questi pluviometri non raccolgono le precipitazioni, risulta complicato tararli utilizzando una portata di riferimento o standard tradizionali riferibili di tempo e massa.
In questo contesto, il progetto EMPIR INCIPIT, coordinato dall’INRiM, ha sviluppato metodi di taratura riferibili per tali pluviometri, attraverso lo sviluppo, la caratterizzazione, le prove e il confronto, in laboratorio e in campo, di diverse tipologie di generatori di pioggia.
This EMPIR project is co-funded by the European Union's Horizon 2020 research and innovation programme and the EMPIR Participating States.